venerdì 6 dicembre 2013

Presto potremo ricaricare smartphone e tablet in pochi secondi

Una rivoluzione che dovrebbe farci dimenticare i problemi di autonomia dei dispositivi mobili, grazie al "supercondensatore" inventato dalla 18enne Eesha Khare.

Mezzo minuto. Questo il tempo che occorrerà per ricaricare i nostri smartphone. Bisognerà certamente pazientare ancora, ma possiamo sicuramente ben sperare dopo aver osservato il “super-condensatore” che lo scorso Venerdì a Phoenix, in Arizona, tra i 1600 ragazzi e ragazze radunatesi per la International Engineering and Science Fair, la 18enne Eesha Khare ha svelato.

In quella occasione, la giovane ragazza californiana è diventata una dei tre vincitori della 64esima edizione del concorso per scienziati in erba che la Intel Corporation organizza ogni anno su scala mondiale. Gli altri due sono Henry Lin (17 anni) che ha creato un modello che simula il comportamento di migliaia di galassie e Ionut Budisteanu (19 anni), che ha dimostrato la creazione di una particolare intelligenza artificiale che potrebbe portare alla realizzazione di automobili senza guidatore.

L’invenzione della Khare, che ha tributato un premio da 50mila dollari, sembra inoltre essere quella più attuabile in tempi brevi, con il condensatore ad alta densità energetica (che come una batteria, è un dispositivo in cui si immagazzina energia elettrica) potrebbe sostituire le attuali batterie di smartphone e tablet, consentendoci così di ricaricarli in circa un minuto invece che in un’ora.

Purtroppo, spiega Nbc, il supercondensatore è stato testato finora solo per alimentare una luce a LED (circa 20 secondi di carica per alimentarlo per molti minuti), ma i prototipi presentati hanno un potenziale enorme e possono riuscire a praticare obiettivi ben più onerosi. È anche piccolo e flessibile e potrebbe avere una vita di oltre 10.000 cicli di ricarica, più di dieci volte rispetto a quanto praticabile con le batterie moderne.

La buona notizia, al momento, è che l’intuizione della giovane ragazza abbia funzionato e che e sebbene la strada da strada da percorrere sia ancora lunga, potrà sicuramente condurre scienziati ed esperti del settore ad un ventaglio di possibilità sino ad ora inaspettate.

fonte: fanpage.it